Page 9 - Catalogo_Bene Comune
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Il Medioevo - Porta Camollìa


             Dell'Alto  Medioevo  c’è  solo  qualche  notizia  sulla  istituzione  della  diocesi,  in
             particolare per conflitti fra i Vescovi di Siena e di Arezzo a proposito dei confini.

             Al tempo dei Longobardi Siena era governata da un rappresentante del re, il
             Gastaldo,  poi  sostituito  da  un  Conte  imperiale.  Dopo  il  900  regnava  a  Siena
             l'imperatore Ludovico III, il cui regno non durò a lungo: nel 903 ci fu infatti il
             ritorno dei conti sotto il nuovo governo del re Berengario.

                                                                 Nel corso dei secoli Porta Camollìa
                                                                 fu  la  porta  più  difesa  di  Siena,
                                                                 essendo  l’ingresso  per  chi  veniva
                                                                 da Firenze. Costruita nel XIII secolo
                                                                 venne  distrutta  durante  l'assedio
                                                                 del 1555. La porta attuale risale al
                                                                 1604. Sull’arco esterno della Porta
                                                                 corre una iscrizione:

                                                                 «Cor magis tibi Sena pandit»
                                                                 «Siena ti apre un cuore più grande
                                                                 [della porta che stai
                                                                 attraversando]»

                                                                 Porta Camollìa documenta come a
                                                                 Siena, in un certo momento intorno
                                                                 al  1337,  si  è  espressa,  in  forme
                                                                 esteticamente       suggestive,     una
                                                                 concezione  di  socialità  e  una
                                                                 tensione al bene comune che resta
                                                                 di intatto valore fino a oggi.




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