|
|
|
|
|
|
|
|
Melzo Notizie - Febbraio 2003 - Pagina 16 [periodico a cura dell'Amministrazione Comunale] |
|
Galileo a Melzo tra mito e realtà
Nel mese di febbraio il Centro Culturale Marcello Candia - in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Melzo e con il patrocinio della Provincia di Milano - propone la mostra "Galileo - Mito e realtà", allestita dall'8 al 16 febbraio presso Palazzo Trivulzio e dal 24 febbraio al 1° marzo presso il Liceo Scientifico G. Bruno.
Ormai da 15 anni il Centro Culturale Candia opera nell'ambito della città di Melzo, proponendo incontri e dibattiti ed organizzando mostre e visite guidate; fedele a questa apertura da sempre manifestata verso tutti gli ambiti della cultura, il Centro Marcello Candia presenta ora una mostra di carattere scientifico dedicata al cosiddetto "caso Galileo", un argomento di indubbia attualità soprattutto per quanto riguarda il tema del rapporto fra la scienza e la fede.
L'intento dei curatori della mostra non è semplicemente quello di ripercorrere da un punto di vista storiografico le tappe della vicenda galileiana, ma quello di inserire tale episodio all'interno del suo contesto storico-sociale, un contesto complesso e particolarmente significativo dal punto di vista culturale e scientifico, denso di creatività e sicuramente ricco di influssi sulla cultura successiva. La genialità scientifica di Galileo, infatti, si manifesta in primo luogo in un approccio nuovo alla natura, in un metodo innovativo che fornirà un apporto determinante per lo sviluppo della cultura moderna. Tale novità, tuttavia, non è pienamente comprensibile se non in riferimento alla temperie culturale in cui lo scienziato si trovò immerso ed alla nuova immagine di uomo e di realtà che si andava via via delineando.
Lo scopo è quello di far emergere l'esperienza dell'uomo Galileo, non solo dello scienziato, mettendo in luce, da una parte, l'innegabile novità di cui egli fu portatore e, dall'altra, rilevando come la sua posizione contenesse i germi dal futuro razionalismo settecentesco e della concezione della scienza come totalità del sapere. Si vuole dunque offrire a tutti i visitatori la possibilità di approfondire una vicenda spesso interpretata quale emblema dell'oscurantismo ecclesiastico e della chiusura della Chiesa di fronte al progresso scientifico, cercando di rendere ragione delle reciproche incomprensioni e di rilevare le conseguenza storiche che ne sono seguite.
Chiara Rossi
|
|
|