Iniziative 2002 PICASSO - 200 capolavori dal 1898 al 1972 La mostra   








I primi anni
Figlio di un insegnante di disegno, Picasso studia all'Accademia, ma fin dagli esordi dimostra un'alta consapevolezza delle proprie capacità pittoriche.
Barcellona e il caffè El quatre Gats, Parigi e i caffè di Montmartre sono il teatro dei suoi primi periodi artistici: il triste Periodo Blu, scatenato dalla morte dell'amico Casagemas, e il più intimo Periodo Rosa.

Il Cubismo
La realizzazione nel 1907, dopo una lunga gestazione, de Les demoiselles d'Avignon, e l'incontro con Braque, segnano la nascita del movimento Cubista. Al Cubismo Analitico, durante il quale il contorno degli oggetti viene frantumato per mostrare l'ossatura dei corpi, segue il Cubismo Sintetico, in cui l'immagine diventa addirittura una sintesi degli attributi degli oggetti stessi.

Gli anni Venti
All'improvviso, quando era ormai al culmine del successo della pittura cubista, Picasso compie una radicale inversione di tendenza e ritorna a moduli figurativi classici. Questo periodo viene chiamato "ritorno all'ordine", ma solo apparentemente è una ripresa degli schemi del passato. Il cubismo aveva cominciato a ripetersi in un cliché stilistico, e quindi bisognava rinnovarne la linfa.

Gli anni Trenta
Sono anni difficili per Picasso: le tensioni familiari per la separazione dalla moglie Olga (1935), lo scoppio della guerra civile spagnola (1936) e la diffusione delle dittature fasciste in Europa. Ma questo non lo ferma, né come uomo (conosce Dora Maar), né come artista: nel 1937 dipinge Guernica e radicale è la metamorfosi del suo repertorio formale che giunge sino ai limiti dell'astrazione.

Gli anni Quaranta
L'ultimo trentennio della produzione di Picasso è caratterizzato da un'attività intensissima. L'artista sembra tornare ai suoi temi prediletti, tra cui le corride e le tauromachie, scene di vita quotidiana o la rivisitazione della pittura di maestri del passato. Oltre alla pittura il maestro si interessa alla ceramica e alla letteratura (poemi teatrali, poemi farseschi).

Gli anni Cinquanta
Gli anni del dopoguerra celebrano la consacrazione di Picasso sulla scena culturale mondiale, è ormai un personaggio pubblico celebrato o contestato dai governi di tutt'Europa. Le opere di questo decennio sono un riflesso del suo universo esistenziale: gli amori (Françoise Gilot, madre di Paloma e Claude), le amicizie e le sue convinzioni. Questi sono i migliori "Picasso di Picasso".

Gli anni Sessanta
La produzione artistica di Picasso si muove ora tra le dimensioni della metamorfosi e del travestimento. La sconfinata celebrità costringe Picasso ad indossare maschere sempre differenti: nascono così figure fantastiche tratte dal suo immaginario personale o dalla tradizione che lo ha preceduto e appaiono personaggi rocamboleschi come moschettieri, marinai, donne nude e fumatori, che celebrano la sua totale dedizione per la vita.

Gli ultimi anni
Picasso muore l'8 aprile del 1973 a novantun'anni, nel pieno della sua attività creativa. Gli ultimi capolavori sono una vera e propria dimostrazione della sua totale consacrazione all'arte e alla vita. Riappare la figura del Torero: non è più l'atletico eroe dell'arena, ma un vecchio gentiluomo in costume, specchio attraverso cui Picasso legge il sopraggiungere della fine.

Le sculture
L'interesse di Picasso per la scultura è documentato fino dai primi anni della sua carriera artistica.
A partire dal 1909 (Testa di donna), Pablo comincia ad applicare anche alla scultura i moduli costruttivi del Cubismo analitico, dopodichè supera i confini tra pittura e scultura con gli assemblaggi.
Negli anni Venti si cimenta nelle sculture filiformi.

I costumi
Nel 1917 Picasso inizia a collaborare con Sergej Djagilev, il celebre impresario dei "Ballets Russes", scelti tra gli spettacoli più rappresentativi della tradizione russa.
Proprio per i "Ballets Russes" Picasso realizza nel 1917 le scene e i costumi di Parade, balletto scritto da Jean Cocteau con musiche di Erik Satie. In mostra gli incredibili costumi, alti anche oltre tre metri.

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