Educare lo sguardo: alla scoperta della Carità
Lo scorso 8 febbraio il Centro Culturale Marcello Candia ha organizzato una visita nella casa delle Suore di Madre Teresa di Calcutta a Milano. L'intento sotteso a questa proposta era quello di una vera e propria "educazione dello sguardo", cioè di un aiuto a riconoscere la realtà circostante per come essa si impone ai nostri occhi.
Il desiderio che ha accompagnato questo incontro è stato dunque la possibilità di avvicinarsi allo sguardo caritatevole di Madre Teresa ed alla sua capacità di abbracciare ogni aspetto del reale, nella consapevolezza che proprio questo modo nuovo di approcciare le circostanze è fonte di cambiamenti insperati e altrimenti impossibili.
In primo luogo Suor Maria, la Missionaria della Carità che ci ha accolto nella casa, si è soffermata sull'origine della missione di Madre Teresa e sul suo costante riferimento rappresentato dalla fede. Cristo ha saputo guardare il mondo dalla croce con misericordia, al punto da perdonare chi aveva di fronte: è questo il fondamento stabile dell'apertura amorevole con cui Madre Teresa ha avvicinato chiunque incontrasse. Lo sguardo di Madre Teresa, così caritatevole e carico di tenerezza, non è infatti comprensibile se non a partire dallo sguardo con cui Dio guarda gli uomini. Il suo approccio agli ultimi degli ultimi è stato dunque testimonianza di un atto di amore, fondato sulla consapevolezza di essere in primo luogo amata da un Altro. Per questo Madre Teresa non ha semplicemente offerto ai più poveri ciò che aveva, ma ha vissuto con loro, lasciando il suo convento, prendendo gli abiti indiani e andando nelle strade per condividere la vita con gli emarginati e per portare loro la sua testimonianza di carità, una testimonianza rivoluzionaria per la società e la cultura indiane.
Suor Maria ha inoltre sottolineato come l'opera di Madre Teresa sia ormai presente anche nei Paesi ricchi, dove non sono diffuse situazioni di indigenza estrema; il suo sguardo nel tempo ha abbracciato non solo le povertà materiali, ma anche quelle spirituali legate alla solitudine e all'abbandono, forse meno appariscenti delle prime, ma altrettanto diffuse. A tutti Madre Teresa ha sempre offerto la stessa risposta: è l'amore di Dio che salva l'uomo da tutte le sue povertà.
L'invito di Madre Teresa è dunque quello ad aprire gli occhi e guardare con un sguardo diverso, quello della compassione, non solo chi è lontano, ma innanzitutto chi è vicino: questa è la grande sfida che Madre Teresa ci lancia e questa è la grande responsabilità, sottolinea Suor Maria, alla quale ciascuno è chiamato.
Infine, Suor Maria ha descritto in breve l'opera che le Missionarie della Carità svolgono quotidianamente, spiegando ai presenti che una delle caratteristiche fondamentali dell'ordine è la totale mobilità cui le suore sono chiamate: esse, infatti, prestano il loro servizio agli ultimi degli ultimi e si spostano da un luogo all'altro per andare loro incontro. Il rapporto con i poveri è impostato sulla totale libertà: le suore offrono gratuitamente un servizio e l'altro può scegliere se aprirsi o meno ad un incontro, perché una relazione può nascere soltanto come espressione di un desiderio reciproco. Molto spesso, infatti, il rapporto si sviluppa nel tempo, con pazienza e disponibilità, attraverso la testimonianza quotidiana del prendersi cura dell'altro da parte delle suore.
Da ultimo, Suor Maria si è soffermata sul concetto di carità, così fondamentale per tutta l'opera di Madre Teresa. Ciò che distingue la carità dalla buona volontà - ha spiegato la suora - è l'amore: la carità infatti rispecchia la relazione amorevole nella Trinità, non è semplicemente una forma di filantropismo. Essere caritatevoli significa dunque guardare l'altro con lo sguardo di Cristo, amare come ci ama Cristo: il servizio non è solo uno stile di vita, ma un atteggiamento del cuore, è un riconoscerci a nostra volta mendicanti di fronte a Cristo. L'umiltà dello sguardo di Madre Teresa e la sua condivisione della vita con gli ultimi degli ultimi hanno avuto origine proprio da questa profonda consapevolezza.
C.R.
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